Si tratta di una metodica naturopatica che si effettua tramite la stimolazione di precisi punti situati sul piede evocando in questo modo una risposta riflessa. Nei nostri piedi è riflesso l’intero nostro organismo, vi è rappresentato in piccolo tutto il nostro corpo come in un ologramma. Con la riflessologia plantare è quindi possibile avere informazioni sullo stato degli organi (aspetto valutativo) e attraverso il massaggio dei punti si stimolano per via riflessa e automatica i processi organici di autoguarigione e riequilibrio (aspetto terapeutico). Il dolore che si manifesta nei punti corrispondenti agli organi-strutture in squilibrio fa da segnale consentendo di riconoscere le disarmonie funzionali prima ancora che si manifesti la malattia organica (aspetto preventivo). Stimolando i recettori periferici sulla pianta del piede possiamo quindi comunicare col Sistema Nervoso Centrale, portando uno stimolo importante che risveglierà i processi di autoguarigione dell’organismo, il quale reagirà al trattamento in modo riflesso, automatico, finalizzato al recupero naturale dell’equilibrio.

Alla riflessologia plantare appartengono tecniche di primo livello che intervengono sul corpo fisico (pur influendo positivamente anche sulla psiche per l’unità mente-corpo) e tecniche di secondo livello rivolte alla psiche per il riequilibrio di blocchi emozionali e mentali e per sciogliere memorie traumatiche.
La riflessologia plantare può essere integrata con altre metodiche oltre alla digitopressione classica ( riflessologia integrata; cromo-riflessologia; electro-riflessologia ) per accelerare il processo di riequilibrio e intervenire su zone di particolare cronicità dove la digitopressione risulterebbe più dolorosa e meno efficace.