Tecnologia fisioterapica DIATERMIA AD ALTE FREQUENZE

La Diatermia ad alte frequenze – Pronexibus è una tecnologia elettromedicale che lavora alle frequenze di 2-4-8 Mhz con potenza massima di 100W. L’innovazione (rispetto alla Tecarterapia molto più nota in ambito fisioterapico), è data dalle particolari frequenze emesse dal dispositivo, con tutti i conseguenti e potenti effetti sui tessuti biologici, e dal tipo di erogazione e semplicità di utilizzo in totale sicurezza senza necessità di gel conduttivi e anche in caso di presenza di mezzi metallici di sintesi. Evidenze sperimentali cliniche hanno dimostrato che l’ipertermia indotta dalle correnti ad alta frequenza ha effetti biostimolanti, rigeneranti sui tessuti, decontratturanti, antinfiammatori, antalgici e antiedemigeni.

Effetto rigenerante a livello muscolare e connettivale: si ottiene migliorando il processo di apoptosi cellulare, aumentando in modo cospicuo la perfusione sanguigna locale con apporto di ossigeno e nutrienti che consentono la ripresa dal danno cellulare. I processi di riparazione riescono in questo modo a prevalere sui meccanismi dannosi-degenerativi innescati dal trauma superando lo stress ossidativo cellulare. L’ipertermia inoltre contrasta considerevolmente la rigidità dei tessuti fibrotici e cicatriziali promuovendo la fisiologica elasticità tessutale.

Effetto antinfiammatorio: La vasodilatazione provocata dal riscaldamento endogeno causa l’aumento della perfusione tessutale e stimola il drenaggio linfatico facilitando la rimozione dei cataboliti proinfiammatori da un lato e aumentando l’apporto di ossigeno, nutrienti e cellule deputate ai processi riparativi dall’altro. L’iperemia, richiamando ossigeno ai tessuti, ripristina i livelli metabolici endocellulari, promuove la rimozione di tossine e sostanze necrotiche, provoca il rilascio di sostanze antinfiammatorie (cortisolo) e antalgiche (endorfine).

Effetto antalgico – spasmolitico – decontratturante: l’ipertermia indotta dalle alte frequenze provoca un’immediata riduzione del dolore ed un effetto antalgico perdurante nel tempo; gli effetti analgesici e spasmolitici derivano dalla stimolazione degli algorecettori e dalla velocità di ricambio metabolico indotto dalla vasodilatazione con rapido smaltimento delle citochine proinfiammatorie.

Effetto antiedemigeno: il riscaldamento endogeno tessutale produce un’iperemia attiva con un aumentato afflusso di sangue nel microcircolo e una contemporanea facilitazione del ritorno venoso e drenaggio linfatico che portano così ad una riduzione dell’essudato e dell’edema.